Si tratta di un trattamento estetico innovativo che prende il suo nome dalla terapia del vuoto, una metodologia già applicata nell’antica medicina cinese per contrastare gli inestetismi cutanei.
La cellulite, infatti, si manifesta con un vistoso inestetismo dal classico aspetto di “buccia d’arancia”, ma questo è solo una piccola parte del problema dato che va a radicarsi ben più in profondità nei tessuti sottocutanei. Si tratta di un disturbo multifattoriale caratterizzato da ristagni linfatici che, se non trattati, peggiorano sempre di più.
Ogni approccio terapeutico deve intervenire su più fronti: alimentazione, stile di vita, trattamenti estetici, cosmetici o medico estetici, a seconda della situazione di partenza.
Quello che sicuramente è uguale per tutti è l’analisi di partenza, un importante dato che permette di capire la tipologia di trattamento migliore in base alla nostra condizione; questo può essere effettuato tramite analisi termografica della cellulite, una speciale metodologia che, tramite delle lastre termografiche ad alta risoluzione, permette di rilevare e classificare la cellulite in uno dei suoi quattro stadi: assente, edematosa, fibrosa, sclerotica.
Si tratta di un esame facile, veloce e totalmente privo di controindicazioni: basta solo appoggiare le lastre sulla zona da analizzare e, in pochi secondi, sarà possibile ottenere un’immagine a colori, ad alta risoluzione, che riflette le condizioni dei tessuti sottostanti.
La termografia a contatto, inoltre, permette di rilevare la cellulite anche quando ancora non visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla cellulite, diventando un ottimo strumento di azione preventiva.
Una volta identificata la condizione, si può passare al trattamento vero e proprio, basato su un dispositivo elettronico carico di pressione negativa, che va ad aspirare una porzione di cute all’interno di una ventosa mentre dei rulli massaggianti realizzano un vero e proprio massaggio drenante e linfatico che contribuisce ad eliminare gli effetti della ritenzione idrica.
Si tratta di una metodologia indolore che aiuta a stimolare la microcircolazione e l’ossigenazione dei tessuti trattati. Si sposa bene anche con il trattamento di radiofrequenza, specialmente nei casi che presentano una condizione più severa, dove è richiesto un approccio multi-terapeutico.