I 10 principali fattori di rischio della cellulite

ll termine scientifico per definire la cellulite è “panniculopatia edemato-fibro-sclerotica” ma la conosciamo meglio come inestetismo causato dal ristagno di acqua e grasso che si forma tra la cute ed il tessuto sottocutaneo.

Inizialmente non è infiammato ma, con il passare del tempo e con l’aggravarsi della situazione, il tessuto connettivale diventa in primis edematoso (per poi degenerare in fibroso e sclerotico) ed i capillari si alterano, progressivamente, rendendo sempre più difficile lo scambio vitale con le cellule.

Ma sapete che esistono dei fattori di rischio che contribuiscono alla formazione della cellulite?

Ecco i 10 principali:

  • sesso femminile,
  • familiarità con problemi circolatori,
  • alterazioni ormonali,
  • dieta errata,
  • abbigliamento errato,
  • stile di vita malsano,
  • condizioni di sovrappeso o continua fluttuazione del peso,
  • gravidanza,
  • assenza di movimento fisico,
  • alterazioni della colonna vertebrale ed errata postura.

L’alimentazione, come abbiamo visto nei precedenti articoli, è sicuramente uno dei fattori di rischio più importanti nella formazione della cellulite: la dieta dovrebbe essere povera di sodio e ricca di alimenti antiossidanti come frutta e verdura di stagione ma anche di cibi ricchi di Omega-3 come avocado, noci o olio extra vergine di oliva. Da evitare alimenti raffinati, prodotti confezionati come snack e merendine, e condimenti come strutto e burro.

Una buona dieta può contribuire ad un’ottima prevenzione del disturbo, tuttavia, dovrà sempre essere abbinata anche a del sano esercizio fisico.

Esistono vari stadi, per questo è importante partire sempre da una corretta analisi della cellulite prima di decidere la tipologia di trattamento più adatto: dietoterapia, cosmesi, trattamenti estetici o trattamenti medico estetici (a seconda della gravità della condizione).

Il miglior metodo per analizzare la cellulite è sicuramente la termografia a contatto, una tecnologia interamente Made in Italy, basata sull’utilizzo di lastre a cristalli liquidi microincapsulati.

Il suo funzionamento è molto semplice: basta appoggiare la lastra sulla zona da analizzare per ottenere, in pochi secondi, un’immagine a colori, ad alta risoluzione, che riflette la condizione dei tessuti sottostanti permettendoci di classificare la cellulite in edematosa, fibrosa o sclerotica e di distinguere l’adiposità molle da quella indurita.

Parliamo di un sistema estremamente sensibile, in grado di rilevare la presenza del problema anche quando ancora non visibile ad occhio nudo o riscontrabile alla palpazione: un ottimo modo per agire tempestivamente senza dover correre ai rimedi con trattamenti costosi o invasivi.

Trattandosi di un’analisi indolore e priva di qualsiasi controindicazione, è possibile effettuarla più volte nel corso del tempo per visualizzare tutti i progressi del percorso di trattamento a cui ci siamo sottoposti.